L’Ucraina è riuscita a dominare i social media nei primi giorni dall’invasione russa. In una guerra dell’informazione sempre più intensa con Mosca, Kiev ha vinto secondo gli analisti. Scopriamo come si sono mossi fino ad ora.
I video protagonisti del racconto di guerra
I video ormai spopolano sui social, sia per cose positive (mostrare paesaggi, ballare su Tik Tok e tanto altro), sia per cose altamente negative. Un esempio sono i video a testimoniare la guerra, che sono diventati ormai virali, in questi 15 giorni. Troviamo video di Zelensky e dei militari ucraini e della loro resistenza.
Tra i virali c’è anche un video in cui un missile ucraino abbatte un elicottero russo e un contadino ucraino che trascina via l’hardware militare russo catturato sul suo trattore.
Ci sono inoltre molte foto diventate virali, l’ultima pubblicata da Ansa, di tre corpi morti, madre e figli che scappavano da Kiev. Ma non solo, l’immagine del bimbo di 18 mesi portato in braccio dal padre che muore mentre arriva al pronto soccorso. Immagini raccapriccianti che arrivano in tempo reale e fanno il giro del mondo, tramite i profili social degli utenti.
Questa e la cronaca di una guerra, dove i giornali sono protagonisti e gli utenti in tempo reale possono sapere le notizie e condividere le proprie opinioni tramite un hashtag su instagram.
Pareri sul conflitto
Nella prima fase del conflitto, in termini di opinione internazionale, gli ucraini sono chiaramente in vantaggio nell’informazione, ha affermato Baptiste Robert, fondatore di Predicta Lab, una società francese che combatte la disinformazione. “La cosa più impressionante è che è organico”, ha detto. “C’è un reale desiderio degli ucraini di documentare questa guerra. Quando succede qualcosa, tirano fuori i telefoni“. ‘Regolazione e riprova’ Robert ha affermato che la maggior parte dei video pro-Ucraina che girano su Twitter sono autentici, ma ci sono state affermazioni che il successivo controllo dei fatti si è rivelato esagerato.
Nelle prime fasi della guerra, Kiev ha salutato come eroi 13 guardie di frontiera che si diceva abbiano perso la vita difendendo una minuscola isola del Mar Nero dopo aver giurato alle forze russe alla radio. Erano infatti sopravvissuti tutti, come hanno poi riconosciuto le autorità ucraine. L’ambasciata ucraina a Parigi smentisce ogni tentativo deliberato di fuorviare, dicendo che non ci sono notizie false.
Tutti i social network si stanno battendo per combattere le fake news sul conflitto e sembra quasi ci stanno riuscendo.
Gli hashtag più usati su Twitter
Su Twitter ormai non si parla d’altro, il conflitto ormai e sempre tra i top trend, sia per le agenzie di informazione e per i giornalisti, sia per gli utenti italiani e non solo che condividono notizie e pareri. Tra gli hashtag abbiamo #UkraineRussianWar, #guerramondiale, #Zelensky, #Putin sono i trend che da giorni contano tantissimi tweet.Facebook e Instagram hanno bloccato i media russi, anche con l’aiuto di Anonymous che ha hackerato vari siti autorevoli del Paese e minacciato Putin.
Campagne online a sostegno dell’Ucraina
Inoltre grazie alla tecnologia e anche possibile aiutare la popolazione Ucraina, sono state avviate varie campagne per spedire beni primari tramite associazioni e anche campagne di crowdfunding per donare sia sui siti come Gofoundme, sia tramite associazioni. Anche tramite sms e chiamate fisse e possibile donare, grazie ai diversi operatori che hanno creato campagne di supporto.
In questo modo e possibile notare come la tv passi in secondo piano in questa epoca storica, perché le notizie sul web e sui social sono real time, in diversi formati e soprattutto ci sono più fonti a cui attingere per le informazioni. Infatti dai dati rilevati da Censis risulta che 4,5 milioni di italiani sono piú favorevoli ad informarsi sui social perché secondo loro sono più attendibili.